Gennaio 2018
Messaggio di Maria Gabriella
Non fotografie (almeno per ora) a raccontare il Giardino dopo la nevicata del tredici novembre e l’impetuosa tempesta di vento dell’undici dicembre 2017, ma l’illustrazione che il mio sposo Lucio (come ormai di consuetudine) mi ha dedicato per il Natale appena trascorso. Io ora lo dedico a tutti quelli che amano, conoscono o vorranno conoscere il Casoncello, perché, nella poesia di questa immagine, la violenza dell’accaduto è mitigata da un messaggio di possibile rinascita. La dedico anche perché è un augurio di speranza in un futuro migliore per voi e per il nostro pianeta in questo nuovo anno appena iniziato.
In quanto al Giardino che, proprio mentre si preparava al riposo, ha conosciuto invece una devastazione mai vista prima, ci sarà bisogno di tempo, di lavoro, di denaro, di amore perché possa tornare a proporsi come luogo di gioia, di apprendimento e di guida.
Le visite saranno quindi temporaneamente sospese mentre continuerà invece l’attività di tirocinio degli studenti. Io proporrò come sempre la conoscenza ed il suo messaggio nei miei incontri, oltre a portare avanti, quando sarà il momento la pesante opera di ripristino.
Ci sarà bisogno anche di maestranze specializzate (per la rimozione degli enormi tronchi caduti ma anche per iniziare il riordino sempre rimandato del bosco-giardino) ma soprattutto di tanto lavoro di volontariato per il trasporto degli enormi cumuli di materiale sparso ovunque.
Grazie quindi fin da ora, a chi vorrà in qualsiasi modo contribuire a ridare vita ai Giardini del Casoncello.
Maria Gabriella Buccioli
Presidente della Fondazione Giardini del Casoncello
APRILE
Nella Radura di Maga Viola Cyclamen repandum continua a propagarsi, se pur lentamente, dalla pianta madre, proveniente dal giardino della Reggia di Caserta e messa a dimora nel 2005.
La colonia di Erodium ciconium nel Fosso dei papaveri si allarga invece sempre di più, grazie alla costante cura dedicata, dal giorno del suo arrivo spontaneo, a questa rara geraniacea.
Anche Lamium orvala, spontaneo nel Nord Italia e introdotto anni fa nel Giardino di frescura, si è ormai naturalizzato e continua a diffondersi, anno dopo anno.
Paeonia mascula è una nuova introduzione ed ha una storia da raccontare: viveva da venticinque anni (portata dalla Sardegna) nel giardino di Guido che non c’è più e lei ora continuerà qui la sua vita, per ricordarlo.
Il maggiociondolo (Laburnum anagyroides) a bordo strada della Radura del corniolo, si è riempito, più che mai, di sontuosi, profumati grappoli di fiori giallo oro: è una pianta splendida che porta però baccelli altamente velenosi.
Sono invece eduli i baccelli di Caragana arborescens, piccolo albero della stessa famiglia che cresce spontaneo in Asia orientale.
Ha un disegno grafico, quasi “giapponese” il giovane cespuglio di Chaenomeles speciosa ‘Moerloosei’ e i suoi frutti possono servire per ottime gelatine.
Nel Giardino del portichetto un’altra fioritura in rosa: Scilla hispanica che risalta sullo sfondo scuro del cespuglio di mirto.
MAGGIO
Nel Giardino del portichetto finalmente in fiore. con enormi corolle, l’Iris germanica dedicata al Casoncello da giovani ibridatori parmensi, in visita al giardino anni fa.
Sono invece molto piccoli, ma di forma particolare, i fiori di Iris graminea, una rarità della nostra flora spontanea, avuta in regalo da Paola e naturalizzata nella Radura di Maga Viola.
Nel Sentiero delle felci gli steli arcuati di Smilacina racemosa portano pannocchiette bianche cui seguiranno decorativi grappoli di piccole bacche che virano al rosso.
Nel prato sotto al Giardino delle erbe gli steli piumosi di Ferula communis, a sfondo, fanno risaltare i leggeri globi violetti di Allium ‘Purple sensation’.
In piena fioritura la Costa del forno dove piante mediterranee come Phlomis fruticosa e Cistus pulverulentus si sono naturalizzate da tempo, mescolandosi a specie autoctone.
Anche nella Costa della casa in fiore diverse varietà di cisti : sono una gioia per gli occhi e fanno felici gli insetti, come questa ape che sta raccogliendo polline su una splendida corolla di Cistus ladanifer.
La romantica scena che appare risalendo dal Giardino delle erbe; Erigeron karvinskianus e Campanula portenschlagiana stanno ricoprendo le rovine dell’antica casa, mentre le rose fra cui, in primo piano, Costance Spry creano un intrico di profumi e colori.
Nel Giardino bianco le candide corolle di Phyladelphus coronarius e Rosa Rambling Rector giocano a confondersi fra loro, creando una scena di suggestiva raffinatezza.
GIUGNO
Rosa ‘Dorothy Perkins’, ibrido ottenuto in America nel 1902, era presente, un tempo, in quasi tutti i giardini e anche al Casoncello ,nonostante il lungo abbandono, ne è rimasto un esemplare. Io ho propagato ovunque questa rosellina ma…non potrò più aprire la finestra dello studio!
Petrorhagia prolifera, dopo molti anni di assenza, è finalmente tornata, scegliendo la Costa del forno, in una posizione ideale, sul tappeto di Sedum acre. E’ da guardare da vicino questo“garofanino“ in miniatura per potere scoprire la bellezza delle sue minuscole corolle.
Anche Himantoglossum hircinum è stato una piacevole scoperta di questa primavera: incostante e bizzarra questa orchidea (fra l’altro rara e protetta) è arrivata tanti
anni fa, regalo del vento. E’ stata poi preda dell’istrice, negli anni è tornata ma, nonostante protetta dal predatore è sparita di nuovo… Chissà stavolta…
La pianta di Malva moschata che il vento ha portato anni fa nel prato di Rosaquercia è ormai invece diventata “stanziale” e, anno dopo anno, si fa sempre più sontuosa; si mescola ora ad Anthemis tinctoria, anche lei regalo del vento, in una composizione piacevole.
Questa primavera Anthemis tinctoria ha decorato più che mai anche i bordi strada con
enormi cespi fioriti: peccato farli cadere tutti sotto la falciatrice meccanica! Non ho resistito edho ripreso di nuovo la ‘guerilla gardening’ alla maniera del Casoncello.
Una scena di grande dolcezza nella Radura di Maga Viola: sul tappeto creato da Coronilla varia emergono le spighe di Stachys germanica, quest’anno più rigogliosa che mai, certamente anche grazie alle piogge frequenti di questi ultimi mesi.
Coloratissimi e squisiti frutti di stagione : le fragoline di bosco ( una varietà particolare chemi sono portata a casa da Roscoff in Bretagna, dove è spontanea), i frutti blu dell’ Amelanchier laevis e quelli scarlatti dell’Elaeagnus multiflora “Red Scarlet” che, finalmente, sta diventando produttivo.
Nel Giardino di frescura le piumose infiorescenze di Aruncus dioicus incorniciano la felce Matteuccia struthiopteris, arrivata dal giardino di Bruno e che, dopo molte introduzioni fallite, ora sembra aver deciso di accasarsi anche qui.
LUGLIO
Nell’Orto giardino il rosa intenso di Phlox paniculata è ripreso, sullo sfondo, dalla fioritura dei cespugli di Spirea x billardii…
…che fiorisce a lungo con le sue pannocchiette piumose ed è interessante anche perchè si propaga rapidamente per polloni.
Una sinfonia di rossi e di verdi dove, alle nostrane lattughe si mescolano gli amaranti, nati dai semi che Niccolò ha portato dalla Birmania.
Sempre nell’Orto giardino un Verbascum blattaria, finalmente ritornato, si erge, come a sentinella, su di una folta schiera di spighette azzurre di Galega officinalis.
Nel Giardino del portichetto Clematis flammula , naturalizzata a fatica ,ormai da anni, si è arrampicata sulla Fejioya e regala, per la prima volta, la trina della sua minuta fioritura.
Nella luce radente del tardo pomeriggio Trifolium arvense, ormai a seme, crea con i suoi soffici piumetti, una magica scena, nella parte alta della Costa della casa.
Sotto al portichetto fiorisce ,ancora in vaso, il profumatissimo e spettacolare Lilium auratum: portato da Momoyo dal Giappone, dove fiorisce spontaneo nei boschi: dovrò metterlo a dimora nel bosco giardino.
Hoya carnosa, invece, deve continuare a vivere al riparo: questa pianta, nata da una talea avuta da Anna, regala a profusione, ormai da anni, i suoi fiori cerosi che, a sera, profumano dolcemente.
AGOSTO
Il Fosso dei papaveri è una nuova frontiera, richiede ancora molto lavoro ma offre già angoli affascinanti, come il sentiero fra la fioritura violetta di agnocasto e il giallo di solidago.
Solidago gigantea è una preziosa “esuberante“, utilissima per riempire gli spazi e creare, in poco tempo, quinte fiorite nel periodo estivo.
Anche nel prato davanti all’Orto giardino si è propagata velocemente, dando origine ad un inatteso paesaggio mescolandosi alle rudbeckie…
…fra cui la mia preferita è Rudbeckia triloba: ormai, anno dopo anno, me la ritrovo ovunque, fiorisce a lungo ed è anche ottima come fiore reciso.
Una Campanula trachelium, “vagabonda” che, da tempo, si è installata nell’orto giardino, si è infilata fra i fiori gialli di rudbeckia creando una piacevole scena.
Martynia lutea è invece un nuovo arrivo e spero proprio che riesca a creare i suoi strani frutti uncinati che le valgono il nome di “pianta dell’ unicorno “.
Gloriosa superba, splendida rampicante delle foreste dell’Africa tropicale, anche se coltivata in vas, sta fiorendo a profusione regalando un tocco esotico al Giardino del portichetto.
E, per finire restando in tema, un infuocato “tramonto africano” sugli alti alberi del Bosco giardino.
SETTEMBRE
Il Sedum spectabile è per me una delle piante irrinunciabili in giardino: attraente in ogni fase della sua vita, amato dagli insetti che volano, facile da coltivare, generoso e ancora se ne potrebbe dire…Qui, nel Giardino frutteto, il rosa intenso delle sue ombrelle si armonizza con la fioritura di Lespedeza thumbergii.
Anche nel Bosco giardino tornano le stesse armonie di colori nella bella fioritura di Colchicum autumnalis con, sullo sfondo, un tappeto di Cyclamen hederifolim…
…mentre, poco lontano, l’apparizione di questo rosso è quasi “inquietante”: pur nella sua bellezza, è una forma vegetale che pare quasi “aliena”…
…e, ancora a proposito di rosso, cosa di meglio degli allegri lampioncini di Physalis alkekengi che poi entreranno in casa per splendide decorazioni invernali?
Nella parte bassa del Prato del ciliegio la fioritura di Helianthus “Lemon Queen “ è sempre spettacolare e, anno dopo anno, fra le alte erbe, occupa sempre più spazio.
Ancora giallo nei capolini fioriti di Grindelia robusta, dal calice con brattee ricoperte di resina aromatica che si sono infilati fra i rami di Cariopteris “Heavenly blue”, creando un piacevole contrasto.
Davanti alla bordura fiorita del Giardino dell’aia, foto ricordo per Anna e Sonia, volontarie storiche, insieme a Rossella da Brescia, nuova, preziosa “acquisizione” e…
…foto ricordo anche per Olmo, nato l’otto agosto scorso, e che mamma Giulia, altra volontaria storica, ha presentato, come futuro volontario, a tutti gli Amici del Giardino presenti all’ incontro annuale del 23 settembre.
OTTOBRE
I Cosmos bipinnatus che Medea (già novantatrè anni!) ha seminato in vaso per me (io non ho tempo per farlo!) rallegrano ancora la bordura del Giardino dell’aia.
Non hanno invece alcun bisogno del mio tempo i giapponesi Aster ageratoides , che, ormai da anni, regalano al Giardino frutteto splendide fioriture.
Dal “Paese del Sol Levante “ anche un gruppo di visitatori, accolti perché arrivati da tanto lontano, se pure, in questo anno (causa i disastri dell’inverno) il Giardino fosse chiuso alle visite.
Poncirus trifoliata, che già porta i suoi frutti dorati, incornicia il segreto passaggio al Bosco giardino…
…e nel Giardino delle erbe, ad incorniciare il passaggio è Rhus tiphina “Laciniata” che comincia a tingersi dei colori autunnali.
Parthenocissus tricuspidata riveste già del suo colore scarlatto i tronchi scuri delle robinie e la massa verde delle sternbergie, ormai sfiorite, completa la scena..
Amelanchie laevis, mentre sta cambiandosi d’abito, stende anche ai suoi piedi un magico tappeto …
…mentre, nella bordura lì accanto, anche Chasmanthium latifoliusm, piccola, interessante graminacea del Nord America, si prepara ai colori autunnali.
NOVEMBRE
A concludere la lunga e faticosa giornata di lavoro dei Volontari Verdi, si alzano le colorate lingue dell’ultimo fuoco…
…mentre anche il Giardino si va vestendo di fiamma: nella Radura dei ciliegi con Cotinus “Grace “…
…nel Bosco giardino, dove fra i rami dell‘ Ilex aquifolium ( che già prelude al Natale) occhieggia Euonymus europaeus …
…che infiamma anche, carico più che mai dei suoi frutti scarlatti, il passaggio dalla “siepe morta”…
…mentre anche Berberis julianae, all’entrata del Bosco giardino comincia a tingersi di rosso, con sullo sfondo Viburnum opulus…
…uno degli arbusti più belli quando le sue foglie cominciano a declinare le colorazioni autunnali.
Ma il Giardino regala ancora splendide fioriture, come quella del tardivo Aster ageratoides violetto a cui si mescola (sempre arrivato dal Giappone ed ancora più tardivo) il delicato Aster ageratoides tubuliferus.
Anche Senecio inaequidens, continuerà a fiorire a lungo, regalando colore, con le sue gialle margheritine, alle due Coste della strada.
DICEMBRE
E’ ormai trascorso un anno da quando, dalle pagine di questo diario, con il disegno natalizio di Lucio, davo la notizia della devastazione del Giardino per gli anomali eventi atmosferici del novembre e del dicembre 2017. Da aprile sono poi riprese le consuete pagine mensili, mostrando però solo angoli dove, nonostante tutto, la bellezza della Natura prorompeva come sempre. Ora è tempo, come promesso, di mostrare le immagini dell’accaduto ,fin dall’inizio. Ho scelto uno spazio preciso (forse uno di quelli più stravolti) dove poter seguire il cambiamento che ancora continuerà, perchè quello spazio sarà, poco alla volta, da ricreare. Qui, e in tutto il resto del Giardino, sono stati necessari tempo, lavoro, denaro ( e ancora ce ne vorranno…) ma soprattutto c’è stato tanto amore, dimostrato in modi diversi, da parte di chi lo ama. Vi chiedo di riguardare, per un momento, il disegno di Lucio. Ora so che l’alberello fiorito che Babbo Natale mi porge simboleggia anche la forza che viene dall’avere tante persone vicine al cuore, ed io le ho avute! Grazie, grazie davvero, e a tutti, l’augurio per un nuovo anno sereno, “fiorito”, di momenti da ricordare con gioia.
Maria Gabriella Buccioli
Presidente della fondazione Giardini del Casoncello