Gennaio
La neve, soffice e leggera, che non porta distruzione come quella di un anno fa…
…ma trasforma il Bosco giardino in un luogo magico da scoprire…
…disegna, come in punta di pennello, le sagome dei tronchi nella Radura dei ciliegi…
…e regala ai grandi aceri una nuova, sontuosa chioma.
Ormai il sole e´arrivato, da dietro la collina, a far risplendere la neve come cristallo
…e, nel Giardino delle erbe, Phlomis samia sfoggia una nuova, insolita ”fioritura invernale”.
Risalta, ora piu´che mai, il tronco di Heptacodium miconioides, con la caratteristica corteccia sfogliante…
…mentre, davanti a quello di Rosa Banksiae alba normalis, si potrebbe quasi pensare di essere…in una foresta tropicale!
Siamo, invece, appena usciti dal Giardino che, ora, dorme tranquillo sotto la candida coltre benefica.
FEBBRAIO
In questo mese di febbraio la mia casa, nascosta fra palme e bouganvillee, sarà quella di Tullio, caro amico d’infanzia…
…che vive, ormai da cinquanta anni, sull’isola Gran Canaria, nella splendida valle di Agaete…
…e che della rappresentazione fotografica dalla bellezza di questi luoghi ha fatto il suo lavoro.
Un insolito paesaggio (creato da Tullio) dove un filare di cipressi fa da quinta ad un campo coltivato ad Aloe vera …
….ma qui crescono ovunque anche tanti meravigliosi giardini “coltivati” da Madre Natura, come questa incredibile distesa di Pericallis papyracea…
…una composita endemica delle Canarie (dalla cui ibridazione provengono le cinerarie dei fioristi) che crea larghe colonie in spazi ombrosi e freschi , rendendoli magici..
Sui fianchi della montagna carnosi cespugli di Euphorbia canariensis e di fico d’India (Opuntia ficus-indica) danno vita ad uno stupefacente arazzo vegetale.
Un altro interessante endemismo canario è Salvia canariensis che forma grandi cespugli con foglie sagittate, ricoperte di lanugine e lunghe spighe rosso violetto dall’insolito profumo.
MARZO
Nella luce del mattino, il Fosso dei papaveri offre, come sempre, la magica scena della fioritura dei mandorli e dei Prunus cerasifera….
…e la stessa magia si ritrova, stavolta al calare sel sole, nel Giardino frutteto…
…dove quest’anno, forse grazie all’inverno mite, la fioritura del Prunus tomentosa (ciliegio di Nanchino) è più esuberante che mai.
Non lontana, se pure più discreta, anche la fioritura di Chaenomeles speciosa “Nivalis” ha una sua attraenza.
Nella Radura dei ciliegi la luce del sole radente mette in rilievo il bianco di Spirea thunbergii e la diversità di colore dei giovani fogliami…
…mentre i fiori della Lonicera fragrantissima che sta alla base del grande pioppo, riempiono l’aria di profumo.
Ormai il Corniolo nostrano (Cornus mas) è gia sfiorito mentre il suo esotico fratello (Cornus officinalis) illumina ancora, con il suo giallo intenso, una parte del Bosco giardino.
La bordura del Giardino dell’aia , riordinata con cura dopo il taglio del secco, sta preparandosi alla sua annuale rinascita.
APRILE
La casa incorniciata dalle generose fioriture del Cercis silisquastrum, della Spirea cantoniensis, della Rosa Banksiae alba normalis e della Syringa vulgaris.
Ancora un lillà, Syringa microphylla “ Superba “ che si armonizza con i colori del Lamium orvala…
…mentre anche Syringa laciniata e Lunaria annua giocano le stesse tonalità.
Nella Radura delle lucciole gli ultimi fiori violetti di Anemone blanda…
…i candidi cuoricini penduli di Dicentra spectabilis alba…
…e la bianca trina dei fiori di Viburnum furcatum che risaltano sul giallo di Kerria japonica “Pleniflora “ .
Nel Giardino dell’aia, mai, prima d’ora, una simile distesa di Lunaria annua alba …
….e , nell’Orto giardino, una così copiosa fioritura dell’Eleagnus commutata, promessa di tanti piccoli frutti.
MAGGIO
Soltanto foglie per un piacevole “arazzo vegetale “. Da sinistra: Geranium x magnificum,
Persicaria runcinata “Purple Fantasy” che riprende, nella sua variegatura, il colore di
Heuchera micrantha “Palace Purple”.
Ancora un arazzo ma questa volta, creato da fiori: il rosso di Trifolium incarnatum
interrotto dal bianco puro di Ornithogalum umbellatum.
Nel Giardino giallo, dove anche il bianco è ormai di casa, sono in fiore Nepeta x faassenii
“Snowflake “ e Alyssum montanum.
Giallo, in una bella tonalità acida, anche nel bordo strada del Giardino della costa della casa con Euphorbia esula.
Nella zona ombrosa della bordura sotto l’acero, nel Giardino dell’aia,i l sigillo di Salomone mostra la sua insolita fioriotura di campanelline pendenti.
Ancora giallo, di una tonalità molto tenue, con Lamium galeobdolon, una spontanea della nostra flora “assunta “ al rango di ornamentale.
Non c’è maggio senza rose :questa è Rosa pendulina, spontanea anche lei, ma nelle vallate alpine …
…che però, dopo la sua introduzione, si sta diffondendo ovunque: qui è in compagnia di
Crataegis laevigata “Paul’s Scarlet “.
GIUGNO
Sullo sfondo di Rosa filipes “Kiftsgate” più rigogliosa che mai la colorata massa dei Diantus barbatus da cui emergono gli alti steli del Lilium candidum.
Fioritura eccezionale anche per Lathyrus pratensis, spontanea dei nostri prati, introdotta ormai da anni, che si accompagna al giallo di Colutea arborescens.
E’ invece finalmente arrivato da solo, dopo tanti tentativi di introduzione falliti, Echium vulgare che ha preso completamente possesso del tetto verde della grotta-legnaia.
Anche Sedum reflexum è arrivato con il vento, ma senza farsi tanto desiderare, ed ora ricopre piacevolmente le zone più assolate…
…mentre Teocrium chamaedrys, pure lui spontaneo e prezioso come tappezzante, prospera anche in zone più ombrose.
Il Philadelphus belle etoile, avuto in regalo da Bruno, è una recente introduzione: se ne sta in compagnia dei tanti Philadelphus coronarius che vivono ormai da tempo in giardino.
Nell’orto-giardino ci sono anche gli ortaggi, ma ancora ben nascosti dall’esuberante fioritura di Speronelle, Verbaschi, Phlox e rossi Papaveri…
…fra cui quelli orlati di bianco che fanno parte del gruppo dell’interessante ibrido “Shirley” creato nell’ottocento dal reverndo William Wilks Vicario di Shirley, in inghilterra.
LUGLIO
Finalmente posso ammirare Asclepias incarnata in fiore! Presto avrà una dimora stabile ma, per il momento, è ancora in un vaso, nel vivaio, in compagnia di Saponaria officinalis…
…che ormai, dopo la sua introduzione invade allegramente (fin troppo!) gli spazi, riempendo la sera del suo dolce profumo: questa è una interessante varietà a fiore doppio.
Anche Anthemis tinctoria, che di solito in giardino fatica a propagarsi, quest’anno ha, invece, inaspettatamente, invaso parte del Giardino frutteto disastrato due anni fa, e…
…non distante, si sono installati anche alcuni verbaschi, felici del terreno smosso intorno alle radici divelte della grande robinia. In primo piano, insieme a me, lo splendido Verbascum densiflorum.
Non meno splendido il profumatissimo Lilium regale che emerge dal cespuglio di Indigofere heterantha, ininterrottamente in fiore da tantissimi giorni.
Le larghe ombrelle di Heracleum spondilium (inatteso regalo di una zolla di prato portata da Vigo di Fassa) sono messe in risalto dal fogliame grigio di Rubus thibetanus…
…che ora si orna di piccoli lucidi frutti scarlatti, molto decorativi ed anche piacevoli al gusto ma , purtroppo, di scarsa produzione.
I tanti Prunus cerasifera, ormai sparsi ovunque nel giardino, danno invece, come sempre, raccolti copiosi da trasformare in squisite marmellate.
AGOSTO
Nello spazio prativo del bordo strada il mare azzurro della cicoria selvatica e, sullo sfondo, messa in risalto dal porpora del Prunus pissardii, una giovane Kolreuteria paniculata…
…piccolo albero introdotto dalla Cina nel 1763 e che gli inglesi chiamano “golden rain tree” per il tappeto giallo che, durante la sfioritura, creano i suoi fiori sotto la chioma.
Nel Giardino giallo Lilium henry, anche lui orientale, come sempre regala a profusione i suoi strani fiori dai petali arricciati e dalla fioritura persistente.
Scabiosa columbaria, che ha ormai invaso lo spazio davanti alla vasca delle ninfee, continua ininterrottamente a fiorire da più di due mesi in compagnia di Perowskia atripicifolia.
Anche Echinops ritro è molto generoso e le sue sfere azzurre, amatissime dagli insetti volanti, vagabondano sempre di più un po’ ovunque, creando piacevoli, inattesi paesaggi come questo che si è creato sotto la siepe dell’aia.
Terminato il lungo raccolto dei mirabolani è ora la volta delle corniole: queste sono delgrande arbusto che sta nella Radura delle lucciole, un Cornus officinalis, specie giapponese, che dà frutti più grossi e più tardivi del nostrano Cornus mas.
I raggi del sole, già basso all’orizzonte, danno un aspetto suggestivo alla bordura del Giardino dell’aia dove a Monarda didyma ancora in fiore fa da contrappunto Lunaria annua ormai a seme.
SETTEMBRE
Nel Bosco giardino la fioritura dell’edera che incornicia l’ingresso alla “galleria degli alberi orizzontali”, invita ancora di più ad entrarvi.
Si potrebbe pensare di essere in Giappone perché Bambù e Shiso (Perilla frutescens) sono tipici di quel paese. Siamo invece nell’Orto giardino.
Nella Radura dei ciliegi Smilax aspera regala, per la prima volta, la piacevole sorpresa dei suoi grappoli di rossi frutti lucenti.
Anche Cornus kousa, l’Albero delle fragole, porta finalmente i frutti ai quali deve appellativo, più interessanti per gli occhi che per il palato…
…mentre squisiti più che mai sono i frutti rossi dell’Orto giardino: pomodori cresciuti felici in compagnia dei rovi del “cerchio”.
La fioritura minuscola della Tradescantia, regalo di Maria Teresa, che l’ha avuta direttamente dall’Argentina, illumina gli antichi scalini nel Giardino della casa che non c’è.
Un’altra fioritura da guardare da vicino è quella della profumata Calamintha sylvatica che, nel Giardino delle erbe, si è ormai propagata ovunque.
Con gli Amici della Fondazione del Casoncello, arrivati un pò da ovunque, per il tradizionale incontro si è potuto trascorrere insieme un pomeriggio piacevole nonostante il tempo inclemente.
OTTOBRE
Nel Bosco Giardino un insolito paesaggio dove i bambù sono a sfondo di una distesa di ciclamini.
Dal mare violetto degli aster giapponesi che stanno colonizzando il del Giardino delle erbe…
… emerge lo squillante accento rosso carminio di una Malva alcea che si è adagiata per meglio farsi ammirare.
Nel Prato del Ciliegio fra le solidago ormai in abito autunnale e gli ancora sconosciuti aster bianchi…
…è arrivato (per la prima volta regalo del vento o mutazione?) un nuovo aster di un tenero color violetto.
Le fiammate arancio vivo di Rhus laciniata “Dissecta danno ora al Giardino delle erbe un seducente aspetto tropicale.
Le bordure del Giardino dell’Aia in una insolita veste “didattica”…per offrirsi ai visitatori che parteciperanno alla “Giornata delle Piante”.
NOVEMBRE
Anche con gli steli già secchi Perilla frutescens, sullo sfondo dei bambù, regala ancora una suggestiva immagine grafica.
Nel Giardino della casa che non c’è è invece in piena fioritura Salvia Leucantha, in attesa di essere portata al riparo per l’inverno.
Un’altra insolita, affascinante “fioritura” di funghi e licheni sul tronco…
…orizontale del ciliegio salvato che ora incornicia la parata autunnale degli aceri…
…una delle scene più suggestive di questa stagione, soprattutto se guardata da lontano.
Ma non è da meno anche il Bosco-giardino, che qui si accende di rosso con la veste d’autunno di Cornus florida rubra.
Paesaggio autunnale, con foglie gialle, diafane Lunarie e scarlatti frutti di Fusaggine…sotto lo sguardo vigile del gatto.
E’ arrivato finalmente il carico che per qualche anno darà alle piante del giardino un nutrimento in più!
DICEMBRE
Ceratostigma wilmottianum ha invaso ormai il passaggio ma si fa perdonare perchè, in questa stagione, è magnifico.
anche i grossi steli di Phitolacca decandra, nel Bosco-giardino, giocano sul colore acceso in contrasto con il bianco perlaceo delle silique di Lunaria annua…
…che si è disseminata in grande quantità e regala al luogo, per un lungo periuodo, una atmosfera fiabesca.
a volte il secco ha immagini ancora più affascinanti di quando le piante sono in piena fioritura, come questo fantasmagorico “gregge” creato, sul prato del ciliegio, dagli Aster settembrini.
prorompente, contro il cielo azzurro di questo anomalo dicembre, la precoce fioritura del Chimonanthus praecox che riempie l’aria del suo penetrante profumo.
ma, per rientrare nella stagione, ecco, dopo una notte di brina, le irreali, fugaci “fioriture” dei Sedum spectabile, che nulla hanno da invidiare a quelle dell’estate…
…mentre nei cespugli di Phlomis fruticosa i capolini secchi sanno creare, ora, una magia che, raramente, si riesce a trovare altrove.
E per concludere questo anno in giardino, che il Viscum album, “seminato” su di un melo del Giardino-frutteto ormai 15 anni fa, sia a tutti augurale per il nuovo anno